San Andrea

Sopraelevata rispetto alla quota stradale, reca in cima al portale un affresco (De Musso, XVII - XVIII secolo) che rappresenta la S. Vergine che fa omaggio a S. Ignazio di Loyola. Questa chiesa godeva, un tempo, di vari benefici (1191circa). Ne fanno menzione vari documenti. Il vescovo Briziano la annoverava (1562) accanto alla Cattedrale e alle altre parrocchie di S. Giovanni e Paolo e di S. Felice. Chiesa molto antica (XII - XIII secolo), andava sotto il nome di parrocchia di S. Andrea, facente parte della Diocesi di Giovinazzo e di Terlizzi. Più tardi, nel 500, fu soppressa come parrocchia dello stesso Briziano, per essere troppo vicino alla Cattedrale. Successivamente con l'insediamento della Confraternita della Purificazione ha assunto il nome di Chiesa della Purificazione. Alla morte di Corradino di Svevia, decapitato il 1268 in piazza del mercato a Napoli, mentre si stava restaurando la chiesa, si ornò la porta con una scultura che rappresentava un leone dagli artigli di uccello rapace con cui ghermiva un gramo aquilotto. Carlo d'Angiò ne fu lusingato quando ebbe conosciuto l'allusione. Attualmente sull'altare maggiore è il dipinto che rappresenta l'apostolo S.Andrea, quello della Vergine e il dipinto di S. Carlo, in onore del quale fu eretto un secondo altare nel 1600. Tra le statue che vi si custodiscono vanno ricordate quelle di S. Pietro (XIX secolo), di S. Antonio, di S. Andrea da Ponte e della Vergine Addolorata. Questa immagine gode della generale devozione del popolo credente



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