Ducale

In piazza Duomo, domina sovrano il Palazzo Ducale.
L'edificio, tutto costruito in blocchi di pietra squadrati di diversa pezzatura colpisce il visitatore per la sua monumentalità (70 metri di facciata - 60 metri di profondità - più di 200 stanze e giardino annesso). Il fronte principale è a nord. Oggi si vede solo un frammento della balconata che si sviluppa per tutta la sua lunghezza del piano nobile e la lunga teoria delle slanciate porte - finestra. Tale balconata, tutta di pietra da taglio, con colonnine sagomate, era sostenuta da pregiati mensoloni tuttora esistenti. Questo fronte era protetto da una scogliera impraticabile recentemente spianata per far posto alla strada che porta al molo di Levante.
Sul fronte sud si impone allo sguardo il portale, notevole per le proporzioni, infatti supera il marcapiano. E' di chiara influenza catalana. Il portale immette per un androne nell'ampia corte (mq 500). Un pozzo, al centro del cortile, raccoglie le acque piovane. Il palazzo, tranne l'ala ad ovest abitata dai fanelli e l'ala opposta, è in uno stato deplorevole.
Le due ali dell'edificio, un tempo sopraelevate a guisa di torri, dovevano rendere ancora più imponente l'edificio, totalmente fondato sulla scogliera. La facciata, dalla linea sobria e perfetta con due ordini di finestre, è divisa in riquadri da larghe lesene ed è coronata da un'importante cornice tutta di pietra. La fabbrica, costruita dai Giudice nel secolo XVII, i medesimi che occupavano il Palazzo Zurlo, fu voluto da Nicolò, Duca di Giovinazzo e Principe di Cellammare. Divenne poi la dimora del Marchese di Rende dopo il matrimonio con una Fanelli. Lo stemma di questa famiglia è sul portale all'interno. L'edificio con i nove portoni tutti centinati, disposti sul lato opposto al palazzo stesso, sempre in piazza Duomo, era, secondo il Pacichelli, una depandance del Palazzo Ducale. La sopraelevazione ha avuto luogo solo all'inizio di questo secolo, quando l'edificio ha avuto destinazioni diverse, di carcere prima, di scuola elementare in seguito. di queste vicissitudini resta la guardiola sotto il voltone del portale. Sulla stessa linea è Casa Buonhomo.



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