Vescovile
Su via Marco Polo, addossato alla fabbrica della Cattedrale, c'è il Palazzo Vescovile. L'iscrizione che si legge sotto il terrazzino nell'atrio del palazzo fa credere che la costruzione abbia avuto inizio sotto il vescovo Giacomo II Carruba di Potenza (1344), Pietro III da Recanati (1491), che godeva dei favori di Paolo II e di re Ferrante I, dovette dare il suo contributo ai lavori. Sotto il vescovato di Giustino Planca il palazzo probabilmente fu ampliato e al prosieguo dei lavori attese il vescovo Alfieri. Attualmente non si riscontrano segni di antichità. L'ampio portale, alla destra del fronte di Levante della chiesa, doveva essere l'ingresso principale. Un androne immette nel cortiletto per il quale si arriva alla porta al di là della quale c'è una scala. All'interno, le pareti dell'edificio sono ornate di stemmi che ricordano molti alti prelati. Non risulta quello del vescovo inglese Guglielmo di Alnwic. Nominato dal re Roberto d'Angiò, fu perseguitato dal clero giovinazzese perché sostenitore della povertà francescana. Il suo ministero durò solo tre anni, dal 1329 al 1332.
Continuando su via Marco Polo, in fondo a sinistra, si trova sulla destra il Forte Aragonese - D'Amato, riedificato nel XVI secolo.
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