Chiesa di San Pietro Pago

COME SI ACCEDE: Percorrendo la strada vicinale San Pietro Pago, si prosegue fino a giungere la zona delle Cave di calcare, e sulla destra si incontrano i resti della chiesa.

DESCRIZIONE E CENNI STORICI: Resti di chiesa paleocristiana con costruzione sovrapposta; c'è una iscrizione commemorativa relativa alla costruzione soprastante datata 1880; della chiesa a navata unica sono visibili l'abside con piccola monofora e l'ambiente antistante l'ingresso. Dalle carte dell'archivio della cattedrale si ricava che questa chiesa rurale fu dedicata a "San Pietro de Pavo o de Pavone", ossia San Pietro di Paolo, dal popolo giovinazzese detta invece "S. Pietro in Pago" cioè in villaggio.
Costruita nel secolo X, forse su costruzioni originariamente pagane, sul finire del secolo XIV, divenne grancia dei Padri Olivetani di Bitonto, quando questi ordini vi edificarono un convento. Negli anni 1438 – 1459 – 1460 – 1462, Giovinazzo e l'intero popolato agro subì continui assedi ad opera del Vitelleschi e per ben due volte dall'Orsini, complici i bitontini, terlizzesi e molfettesi. Tutti questi tristi avvenimenti si conclusero nel 1529, quando la furia distruttrice del principe Caracciolo causò l'abbandono della chiesa e del casale.
Purtroppo la sua definitiva rovina risale a non molti anni addietro quando, dopo la sua scoperta avvenuta nel 1975 sbancando il terreno circostante e trasformata la zona in cava per l'estrazione della pietra, la chiesa fu sventrata ed i resti del casale circostante, costituiti da muri delle abitazioni e cisterne, furono demoliti.
Oggi il sito ricorda la vergognosa vicenda cittadina della discarica di rifiuti urbani che sta cancellando ciò che l'uomo in passato aveva edificato spinto dalla fede ed a prezzo di chissà quanti sacrifici.

Rif. Bibl.:
- F. ROSCINI, Giovinazzo e i suoi Casali, Giovinazzo 1977.
- F. ROSCINI, La Torre di Rufolo: nell'agro, nella storia e nelle leggende di Giovinazzo, Giovinazzo 1972.



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