Chiesa di Sant'Egidio

COME SI ACCEDE: Percorrendo la strada provinciale Giovinazzo – Terlizzi e svoltando sulla destra nella località omonima si trovano i resti della chiesetta, proprio sul bordo di una cava di calcare.

DESCRIZIONE E CENNI STORICI: Della chiesetta sono rimasti solo dei resti costituiti da una parete di una chiesa su cui si notano delle arcate interne ed esterne che probabilmente fungevano da ingressi; un'altra parete presenta una piccola porta che costituiva un ingresso ad un ambiente attiguo alla chiesa. Il crollo è dovuto all'avanzare di una cava di calcare sita a ridosso dei resti della chiesa. Sullo stipite sinistro della porticina c'è l'iscrizione "DIS", mentre su quello destro c'è la data 1523. E' probabile che questa chiesa sia stata eretta tra i secoli XI e XII, in occasione della venuta dei Benedettini a Giovinazzo. Agli inizi del 1500, essa dovette crollare rovinosamente o essere abbattuta, per poi essere ricostruita nel 1523. Divenne grancia della Badia di S. Maria di Pulsano. L'intera località di San Egidio, volgarmente conosciuta come "Sande Scinne", è tristemente nota per essere divenuta in passato zona di ricovero degli appestati. Alcuni sepolcreti sono di recente venuti alla luce nella parte interessata all'allargamento nefasto della cava.

Rif. Bibl.:
- M. BONSERIO – F. ROSCINI, Note storiche riguardanti le Chiese di Giovinazzo, Giovinazzo 1987.



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