Convento Sant'Antonio

COME SI ACCEDE: Superando il cavalcavia della ferrovia, percorrendo la provinciale Giovinazzo – Terlizzi e svoltando a destra ed ancora a destra, si arriva al complesso.

DESCRIZIONE E CENNI STORICI: Fu convento di frati cappuccini con chiesa annessa. Dopo la sua soppressione avvenuta il 1807, il complesso fu acquistato nel 1816 dalla famiglia Sagarriga ed adibito ad abitazione rustica, a depositi e a stalla.
Il complesso abitativo è semidiroccato. Dai ruderi sono visibili la chiesa dedicata a S. Maria De Jodice Maraldo con resti di decorazioni, volta gotica e a tre navate, il refettorio dei frati, dove ci sono resti di affreschi e due epigrafi sepolcrali che riguardano la famiglia Chyurlia (datata 1583) e la famiglia Paglia (datata 1641).
Dove oggi si vedono i ruderi dell'ex convento di S. Francesco, dal volgo detto di "S. Antonio", nei secoli anteriori sorgeva l'antica chiesa fatta erigere nella seconda metà del secolo XIII dal giudice Maraldo, figlio di Leone Gelasco.
Fu distrutta nel 1529 dal principe Caracciolo e dopo pochi anni venne incorporata nella nuova grande costruzione del convento di S. Francesco, iniziata il 1535, di cui probabilmente costituì la sacrestia.

Rif. Bibl.:
- M. BONSERIO – F. ROSCINI, Note storiche riguardanti le Chiese di Giovinazzo, Giovinazzo 1987.
- G. DE NINNO, Dei ruderi della chiesa ed ex convento dei Minori conventuali di S. Francesco in Giovinazzo, Trani, V. Vecchi Tipografo Editore, 1894.



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